E dunque, arrivando a Valencia dopo una settimana dalla fine delle Fallas ho potuto ancora respirarne l’aria in piazza della Virgen. Alla patrona della città (Mare de Déu dels Desamparats in valenciano o la Vergine degli abbandonati), tutto il mondo fallero fa omaggio di fiori che poi andranno a comporre il manto della Madonna. Conosciuta da tutta la comunità valenciana come Geperudeta.
La città mediterranea, un clima invidiabile, le sue chilometriche spiagge e la gastronomia ne fanno un luogo di elezione prediletto e un chiaro riferimento nel panorama gastronomico iberico. Chi non ha sentito parlare della vera paella valenciana? Qui, in un luogo lontano da occhi indiscreti, ne custodiscono gelosamente la ricetta autentica. Sarà oggetto di futura indagine da parte di Bitacora. Per il momento la Malvarrosa è la mia meta. Lungomare e luogo di diversione per gli abitanti della città è stata teatro di un’importante manifestazione sportiva quale la coppa America edizione 2007. Per me è anche la scoperta di Casa Montaña sosta gastronomica in questa Bodega dall’aria vagamente urbana ma custode da anni di saperi antichi che sono alla base dei sapori di oggi. Alla scoperta di vitigni autoctoni come il Macabeo o lo Xarel-lo e della loro miglior espressione. Un cava en la barra y nada mas.
Un barrio che ha subito una vera e propria trasformazione è senza dubbio Ruzafa.Da sempre barrio popular con la dichiarazione di interesse storico da parte della municipalità sono sorti moderni gastrobar, nuove tendenze culinarie, negozi di modernariato e gallerie d’arte. L’anima del quartiere e della sua gente si vede ancora passeggiare tra calle Puerto Rico, Sevilla e Pintor Salvador Abril. Il fulcro di tutto ciò ben si coglie nel mercato. Maipi strizza l’occhio al quartiere ed al suo continuo cambiamento rimanendo fedele alla tradizione. Qui Gabi Serrano e Pilar Costa, custodi attenti e cordiali, ti fanno sentire come a casa. Imprescindibile il rabo de toro.
Non distanti gli edifici futuristi della città dell’arte e della scienza mostrano il loro volto più innovativo. Questo insieme monumentale di avanguardismo ricorda giganti navi spaziali posate su quello che era, una volta, il letto del fiume Turia. Passeggiando tra le sue costruzioni sicuramente l’ Hemisferic, il Museo della Scienza e l’Oceanografic sono le strutture più rappresentative.
Salendo per la calle San Vicente si raggiunge Plaza de la Reina dove si trovano alcuni tra i monumenti più importanti. El Micalet in valenciano o Torre del Miguelete dalla cui sommità si ha la miglior panoramica della città con sullo sfondo il Mediterraneo.
El Micalet la torre campanaria forma parte della cattedrale di Valencia ma il vero cuore della città e’ Plaza de la Virgen. Qui nella cattedrale, in una Cappella detta del Calice Santo, è custodito il Sacro Gral. Più in là il passaggio che porta alla Basilica della Vergine. Il Barrio del Carmen centro storico con le sue callejuelas e la gaudente offerta di bar, ristoranti e taverne.
Rausell costituisce uno dei luoghi migliori per salutare Valencia. Ci si và, tra le altre cose, perché si ritiene, a ragion veduta, che le migliori bravas di tutta la comunitat valenciana qui siano di casa.
Maipi sugerencias: rabo de toro
Las Bravas del Rausell
Il miglior cava: Casa Montaña