Parlare dell’isola vulcanica senza comprendere l’inscindibile legame con CésarManrique, il suo più illustre cittadino, sarebbe disconoscere una realtà e nel contempo si verrebbe smentiti dalla visita di questa terra ultimo lembo d’Europa che guarda la costa d’Africa. L’importanza dell’artista per Lanzarote, in particolare, risiede tutta nella sua battaglia volta a preservare e conservare il patrimonio naturalistico dell’isola. Fu lui, con alcune illuminate idee, a determinare le regole che tuttora sono alla base dello svilippo urbano. Ne sono un esempio il colore bianco per le abitazioni; l’azzurro per le finestre affacciate sul mare e il verde per quelle immerse nella natura così come il divieto di edificare ad altezze superiori ai due piani.I Chioschi nei pressi di playa PapagayoLa visione dell’artista è tutta custodita nella sua residenza di Harìa dove visse e lavorò nell’ultimo periodo della sua vita a contatto con la natura che tanto apprezzava e sopratutto traendone fonte di ispirazione continua. A nord, acquistata una casa in rovina, la rimodellò a sua immagine valorizzandone gli interni in chiave contemporanea. Uno splendido patio d’accesso, il salone che costituisce il fulcro di tutta la casa, uno splendido giardino con piscina e più in là il laboratorio di pittura suo rifugio quotidiano.Casa Museo Cesar Manrique HaríaIl giardino della casaMai dettagli. Sempre cura e forme armonicheQuadro dell’artistaA breve distanza dal luogo eletto nel centro del Malpais de la Corona dove avvenne la piu’ importante eruzione della storia dell’isola è possibile raggiungere nella quiete assoluta il Jameo de Agua. Qui la mano dell’artista si nota in modo mirabile attraverso lo splendido auditorium ricavato all’interno di una grotta vulcanica. Impressionante, poi, la vista sull’ arcipelago Chinijo e su LaGraciosa da un punto di osservazione privilegiato: il Mirador del RioJameo de AguaNel bel mezzo di una bolla lavicaAuditoriumMirador del Rio un punto panoramico privilegiatoL’Arcipelago ChinjioRotta verso sud. Sosta ad Arrieta soleggiata localita’ per pranzo a base di pescato fresco.Visita allo storico ElAmanecer. Una coppia di avventori, discorrendo amabilmente, ricordava quando il locale era spostato di qualche centinaio di metri. Erano i gaudenti anni ’80. Famara e il Risco meriterebbero ben più di una sosta…. ma mettendo a frutto gli insegnamenti dell’artista e con piglio decisamente religioso santifico la domenica in visita al Mercadillo di Teguise. È un mercato molto grande e conosciuto dagli isolani, caratteristico per la vendita di prodotti made in Lanzarote.Arrieta con vistaMercadillo domenicale a TeguiseAnche questo è il mercatoLa visita della casa Lagomar meglio conosciuta, per un brevissimo tempo, come la residenza di Omar Sharif. Manrique qui è riuscito a edificare all’interno di una bolla vulcanica. Una vera opera d’ingegno. Un ristorante ed un lago proprio dove sorgeva il cratere è sempre aperto ma l’ingresso è possibile dopo le 18 alla chiusura della casa museo. Dal soggiorno si gode una vista impressionante su parte dell’isola. Scalinate, corridoi, pareti curve e le sue tipiche forme espressive fanno dell’intera proprietà un vero gioiello. Il particolare della sala da gioco dove Sharif perse l’intera proprietà è molto evocativo.Il progetto di LagomarLagomar: cucina con vistaGiochi di luci e ombreLe formeAl centro del cratere sorge nuova vitaLa sala da giocoLa mano servitaDa Teguise nella zona conosciuta come la ruta del vino per Uga e Yaiza. La più vocata per la produzione, nella lava, del vitigno Malvasia volcanica che qui assume la sua massima espressione. La visita alla cantina la Geria ci introduce alle difficoltà che si incontrano nel vinificare in un territorio tanto ostile. Una viticoltura eroica. La degustazione di Malvasia ed anche altri vitigni autoctoni come il Moscatel e il rosso Listan Negro ne mette in risalto tutta la tipicità.Coltivazioni lavicheRuta del vinoLa GeriaNel profondo sud meritano una visita Playa Blanca con il suo parco naturale protetto e l’accesso regolamentato alle spiagge, una visita a El Golfo e il lago de los Clicos e le Salinas de Janubio . Da qui Bitacora lascia l’isola raccogliendo, con l’entusiasmo che gli è proprio, l’eredità artistica di César Manrique.TramontoPesce fresco: Arrieta El Amanecer Una sosta golosa al Mercadillo: La Parada